La rottura degli Stati Uniti con l’ONU sulla supervisione globale dell’IA
Recentemente, i funzionari statunitensi hanno respinto una spinta per stabilire un quadro di governance globale per l’IA durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nonostante il piano ricevesse un ampio supporto da molti paesi, inclusa la Cina.
Il dibattito al Consiglio di Sicurezza
Durante un dibattito al Consiglio di Sicurezza, Michael Kratsios, direttore dell’Ufficio per la Scienza e la Tecnologia degli Stati Uniti, ha affermato che Washington ha “totalmente” respinto tutti gli sforzi delle organizzazioni internazionali per “affermare il controllo centralizzato e la governance globale dell’IA”. Questo incontro ha segnato la prima volta che tutti i 193 Stati membri dell’ONU hanno potuto esprimere la propria opinione sulla governance dell’IA.
Questo avviene dopo una risoluzione dell’ONU di agosto 2025, approvata all’unanimità dai membri, che esortava l’ONU a gettare le basi per la governance globale dell’IA e a chiedere ai governi di collaborare per proteggere i diritti umani in seguito all’uso diffuso dell’IA.
Il rischio dell’IA per l’umanità
Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha dichiarato che l’IA rappresenta un rischio reale e presente per l’umanità. Ha affermato: “L’IA non è più un orizzonte lontano – è qui, trasformando la vita quotidiana, lo spazio informativo e l’economia globale a una velocità vertiginosa. La capacità di fabbricare e manipolare audio e video minaccia l’integrità delle informazioni, alimenta la polarizzazione e può innescare crisi diplomatiche… Il destino dell’umanità non può essere lasciato a un algoritmo.”
La posizione degli Stati Uniti sull’IA
Nel suo intervento, Kratsios ha sostenuto che la “diffusione responsabile dell’IA aiuterà a tracciare la strada verso un futuro fiorente, caratterizzato da una maggiore produttività, individui potenziati e rivoluzioni nei progressi scientifici.” Ha aggiunto che “il percorso verso questo mondo non si trova nella gestione burocratica, ma nella libertà e nel dovere dei cittadini, nella prudenza e nella cooperazione degli statisti, e nell’indipendenza e nella sovranità delle nazioni.”
Le osservazioni sono arrivate il giorno dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato nel suo discorso all’Assemblea Generale che il paese sta lavorando allo sviluppo delle proprie misure di sicurezza e che la Casa Bianca sta “pionierando un sistema di verifica dell’IA di cui tutti possano fidarsi”, specificamente per far rispettare la Convenzione sulle armi biologiche.
Le reazioni internazionali
La posizione degli Stati Uniti rappresenta una rottura notevole rispetto ad altre potenze mondiali, in particolare la Cina. Mercoledì, il vice ministro degli Affari Esteri cinese, Ma Zhaoxu, ha espresso il suo sostegno al quadro di governance proposto dall’ONU, sottolineando l’importanza di promuovere congiuntamente un ambiente tecnologico aperto, inclusivo, equo e non discriminatorio, e di opporsi fermamente all’unilateralismo e al protezionismo.