Modifiche imminenti all’AI Act dell’UE
Il AI Act dell’Unione Europea, un insieme completo di normative che governano la tecnologia dell’intelligenza artificiale, potrebbe presto subire delle modifiche come parte di un imminente “fitness check” sulle normative esistenti.
Obblighi e regolamenti
Questo atto introduce nuove obbligazioni per le organizzazioni che utilizzano l’IA, ponendo un forte accento su etica, sicurezza e trasparenza. Secondo Lucilla Sioli, responsabile dell’IA e dell’industria digitale per la Commissione Europea, ci saranno delle revisioni attese entro la fine dell’anno.
Critiche e sfide
Tuttavia, l’Europa, spesso vista come un regolatore tecnologico rigido che frena l’innovazione, sta cercando di promuovere startup di IA in grado di competere con le aziende americane ben finanziate. Alcuni leader tecnologici hanno addirittura chiesto un “DOGE per l’Europa”, facendo riferimento a un’agenzia governativa americana volta alla deregolamentazione.
Nuove normative e scadenze
Recentemente, un nuovo insieme di normative è entrato in vigore, alcune delle quali vietano completamente determinati sistemi. Le aziende che utilizzano l’IA per scopi ora vietati, come il riconoscimento delle emozioni e il social scoring, rischiano multe fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale annuale, a seconda di quale sia più elevato.
Una data chiave per le aziende di IA che operano nell’UE è il 2 agosto, quando entreranno in vigore le normative relative ai sistemi di IA di uso generale, come ChatGPT di OpenAI. I legislatori e i leader del settore continuano a discutere su come queste regole saranno applicate, con linee guida pratiche attese in primavera.
Un portavoce della Commissione Europea ha rifiutato di commentare.