Riconsiderare l’AI per i diritti umani globali

Un workshop globale per ripensare l’IA nella governance dei diritti umani e nella diplomazia

Il recente workshop internazionale ha riunito esperti per esplorare e affrontare domande cruciali riguardanti l’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel campo della diplomazia e della governance globale dei diritti umani.

Un contesto in evoluzione

Con l’avanzare rapido della tecnologia, è fondamentale comprendere come l’IA possa influenzare le politiche nazionali e la governance globale. I ricercatori sono impegnati a fornire prospettive critiche sull’uso responsabile delle tecnologie emergenti, portando un pensiero futuro nelle discussioni internazionali su come i dati possano sostenere eticamente la diplomazia e i diritti umani.

Il workshop di Ginevra

Il workshop, intitolato “Sfruttare i dati e l’IA nelle relazioni internazionali e nei diritti umani: costruire consapevolezza dei dati per decisioni basate su prove”, si è tenuto presso il Palais Wilson a Ginevra il 22-23 maggio 2025. L’evento è stato co-organizzato dall’Ufficio Federale Tedesco degli Affari Esteri e dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR).

Durante il workshop, sono stati discussi strumenti digitali come i sistemi di allerta precoce e gli strumenti di supporto alla negoziazione, evidenziando sia le potenzialità che le preoccupazioni legate all’uso dell’IA nella vita pubblica.

Interventi chiave

Tra i relatori principali figuravano:

  • Ambasciatrice Katharina Stasch, Rappresentante Permanente della Germania presso le Nazioni Unite, e Peggy Hicks, Direttrice dell’Engagement Tematico all’OHCHR, che hanno sottolineato l’importanza strategica dell’IA etica nella governance globale.
  • Gunda Ehmke, Leader di Progetto dell’Ufficio Federale Tedesco degli Affari Esteri, che ha esplorato le dimensioni geopolitiche delle tecnologie emergenti.
  • George Hodge, Responsabile delle Soluzioni Dati all’OHCHR, che ha presentato esempi concreti di applicazioni dell’IA già in uso per il monitoraggio dei diritti umani.
  • Philip Oedi, Data Scientist presso l’Ufficio Federale Tedesco, che ha trattato degli strumenti supportati dall’IA nei processi di negoziazione internazionale.

Trasparenza e responsabilità

Il workshop ha messo in evidenza non solo l’innovazione tecnologica nella governance globale, ma anche le preoccupazioni persistenti tra i praticanti riguardo all’implementazione di tali strumenti. I partecipanti hanno esplorato quadri per la trasparenza, la responsabilità e la mitigazione dei rischi legati all’uso duale in contesti operativi complessi.

Conclusioni e riflessioni future

È emersa l’urgenza di un approccio critico e etico nell’utilizzo delle tecnologie dual-use. La crescente diversità delle applicazioni digitali nei diritti umani e nella diplomazia richiede una preparazione adeguata e un’alfabetizzazione tecnologica da parte dei professionisti del settore.

In un contesto di rapida trasformazione digitale, è fondamentale che il progresso tecnologico sia guidato da valori etici e responsabilità democratica.

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