Regole di responsabilità per l’IA: un futuro incerto

Il Regolamento sulla Responsabilità per l’IA nell’Unione Europea

Negli ultimi mesi, la discussione sulla responsabilità per i sistemi di intelligenza artificiale (IA) ha guadagnato terreno nell’Unione Europea. Il Direttiva sulla Responsabilità per l’IA è stata proposta dalla Commissione Europea nel 2022, con l’intento di modernizzare le norme esistenti e garantire una protezione uniforme contro i danni causati dai sistemi di IA. Tuttavia, l’implementazione di queste regole sta ancora attendendo l’approvazione.

Consultazione con le Aziende

Il relatore del Parlamento Europeo, il MEP Axel Voss (Germania/EPP), ha recentemente lanciato una consultazione aperta fino al 17 marzo, invitando le aziende a partecipare a un esercizio volto a valutare la necessità e l’estensione della futura direttiva.

Questa consultazione mira a comprendere se i sistemi di IA presentano sfide legali uniche non coperte dalle norme esistenti e se le regole sulla responsabilità possano ostacolare l’innovazione.

Critiche e Preoccupazioni

Le organizzazioni tecnologiche e i gruppi di consumatori hanno espresso scetticismo riguardo alla necessità di ulteriori regolamenti, sostenendo che le questioni relative alla responsabilità siano già trattate sotto la Direttiva sulla Responsabilità del Prodotto (PLD) ristrutturata.

Voss ha sottolineato che, senza una regolamentazione uniforme, le aziende che desiderano vendere i loro prodotti e servizi nell’UE potrebbero affrontare 27 regimi di responsabilità diversi, creando un’alta incertezza legale e costi di contenzioso elevati, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI) e le startup.

Riflessioni sulla Direttiva

La consultazione include domande su come la direttiva dovrebbe essere trasformata in un regolamento e se le attuali interpretazioni della PLD da parte degli Stati membri siano adeguate.

Un rapporto della servizio di ricerca del Parlamento, presentato alla commissione giuridica (JURI) alla fine di gennaio, ha messo in evidenza le problematiche che i grandi modelli di linguaggio, come ChatGPT e Claude.ai, potrebbero comportare, dato che attualmente rientrano al di fuori dell’ambito della PLD.

Prossimi Passi

Voss prevede di pubblicare una bozza di rapporto il 4 giugno, seguita da una discussione nella commissione JURI alla fine di quel mese. Questo processo sarà cruciale per definire come l’UE affronterà le sfide legali legate all’IA e garantirà che le aziende siano protette mentre innovano in un panorama tecnologico in rapida evoluzione.

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