La legge sull’IA dell’UE: inizia una nuova era per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale in Europa
Aprile 2025 è un mese cruciale per il settore dell’intelligenza artificiale (IA) in Europa. Durante il AI Action Summit tenutosi a Parigi, i leader mondiali hanno discusso l’importanza della regolamentazione dell’IA. La Commissione Europea ha annunciato un programma di investimento di 200 miliardi di euro per rendere l’Europa un attore di spicco nel campo dell’IA.
Tuttavia, l’IA non riguarda solo il commercio. È fondamentale anche la sicurezza. Per proteggere i cittadini, l’Unione Europea ha redatto la Legge sull’Intelligenza Artificiale, che crea un regime legale uniforme per tutti gli Stati membri. Si tratta della prima grande normativa mondiale per l’IA.
L’UE crede che questa legge possa stabilire un nuovo standard per la regolamentazione dell’IA e ridurre i rischi per i cittadini. Come dichiarato nella nota stampa di lancio: “Sviluppando un solido quadro normativo basato sui diritti umani e sui valori fondamentali, l’UE può sviluppare un ecosistema di IA che avvantaggi tutti.”
Come definisce l’UE l’IA
Per creare linee guida attorno all’IA, è importante definire esattamente cosa sia l’IA. Questa definizione è stata rivista più volte dall’UE. Tuttavia, nel febbraio 2025, è stata pubblicata una nuova formulazione nell’Articolo 3(1) della Legge sull’IA:
“Un sistema di IA è un sistema basato su macchina progettato per operare con vari livelli di autonomia e che può mostrare adattabilità dopo il dispiegamento, e che, per obiettivi espliciti o impliciti, inferisce, dagli input ricevuti, come generare output come previsioni, contenuti, raccomandazioni o decisioni che possono influenzare ambienti fisici o virtuali.”
Una breve storia della Legge sull’Intelligenza Artificiale dell’UE
La Legge sull’IA dell’UE è stata proposta per la prima volta nel 2021 e approvata nell’agosto 2024. Ecco una cronologia delle date chiave:
- Aprile 2021: La Commissione Europea pubblica una proposta per regolamentare l’IA nell’UE.
- Dicembre 2023: Si raggiunge un accordo provvisorio sulla legge sull’IA.
- Agosto 2024: La Legge sull’IA viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e entra in vigore.
- Febbraio 2025: Iniziano a essere applicate le proibizioni sui sistemi di IA e i requisiti sulla alfabetizzazione in IA.
- Agosto 2026: Inizia ad applicarsi il resto della Legge sull’IA.
Approccio basato sul rischio della Legge sull’IA
Tutta la regolamentazione deve trovare un equilibrio tra la sicurezza delle persone e la promozione dell’innovazione. Per questo motivo, la Legge sull’IA dell’UE introduce un approccio basato sul rischio. In breve, maggiore è il rischio, più severe sono le regole. Si prevede che la maggior parte dei casi d’uso dell’IA sia a basso rischio e quindi esente da controllo.
La Legge categorizza i sistemi di IA in quattro livelli:
- Rischio basso e minimo: Questi sistemi presentano rischi minimi per i diritti fondamentali o la sicurezza e richiedono solo un’autodichiarazione. Esempi includono filtri anti-spam, sistemi di raccomandazione di prodotti e chatbots.
- Rischio elevato: Questi sistemi richiedono misure di conformità rigorose e includono applicazioni in infrastrutture critiche, gestione dei lavoratori e servizi pubblici essenziali.
- Rischio inaccettabile: Questi sistemi sono considerati una minaccia per i diritti fondamentali e sono vietati nell’UE, come i sistemi di punteggio del credito sociale e l’identificazione biometrica in tempo reale.
Una regola speciale per i ‘modelli’ di IA
L’IA non riguarda solo i casi d’uso, ma anche i modelli di dati che li addestrano, definiti come modelli di IA a scopo generale o GPAI. I regolatori europei propongono un approccio basato sul rischio anche qui.
Per i GPAI commerciali, questo significa trasparenza, ma ci sono disposizioni ancora più rigorose per i GPAI con “rischio sistemico”. Attualmente, la Legge considera i modelli GPAI un rischio sistemico quando la quantità cumulativa di calcolo utilizzata per l’addestramento supera 1025 FLOPS (Floating Point Operations Per Second).
La Legge sull’IA dell’UE: ambito e sanzioni
Tutte le imprese attive nell’IA devono rispettare le nuove regole. Essendo la Legge extraterritoriale, si applica a tutti gli enti, non solo a quelli basati nell’UE. Questo è significativo, dato che molti leader di mercato nell’IA sono basati all’estero.
Le sanzioni per la non conformità possono essere severe:
- Avvio di sistemi di IA vietati: Le multe possono raggiungere il 7% del fatturato mondiale annuo o 35 milioni di euro (a seconda di quale cifra è più alta).
- Violazioni di IA ad alto rischio e GPAI: 3% del fatturato mondiale annuo o 15 milioni di euro.
- Fornitura di informazioni errate: 1% del fatturato mondiale annuo o 7,5 milioni di euro.
Come dovrebbero prepararsi le aziende per la Legge sull’IA?
È chiaro che le applicazioni di IA inaccettabili sono già vietate e che le applicazioni di IA ad alto rischio devono raggiungere la conformità entro agosto 2026. Le aziende devono agire ora per rimanere entro la legge.
Gli esperti consigliano i seguenti passi fondamentali:
- Creare un’analisi delle esigenze: Come viene attualmente utilizzata l’IA nell’organizzazione? Qual è il livello di qualificazione del personale? Di quale formazione hanno bisogno?
- Elaborare un piano di formazione: La Legge richiede “competenza in IA” per utilizzare i sistemi di IA in modo sicuro ed efficace.
- Nominare uno specialista in IA: Non è obbligatorio, ma potrebbe essere utile avere qualcuno con conoscenze dettagliate sui sistemi di IA e alcune competenze legali.
- Familiarizzarsi con gli standard di IA: Per prepararsi alle nuove regole, le organizzazioni dovrebbero conoscere gli standard tecnici applicabili.
La Legge sull’IA dell’UE potrebbe essere la normativa più significativa e dettagliata sull’IA al mondo. Riflette il tentativo dell’Europa di stimolare un’importante nuova industria proteggendo al contempo la sicurezza pubblica. Questo è un equilibrio difficile da mantenere. Gli stakeholder devono prestare particolare attenzione alla Legge per sfruttare le sue disposizioni e evitare violazioni.