Italia approva una nuova legge sull’IA: privacy, supervisione e accesso per i minori
Il 22 settembre 2025, il parlamento italiano ha approvato una nuova legge riguardante l’intelligenza artificiale (IA), rendendo l’Italia il primo paese dell’Unione Europea ad avere regolamenti completi in materia di IA, in linea con l’importante AI Act dell’UE.
Principi fondamentali della legge
Il governo guidato dal Premier Giorgia Meloni ha promosso questa legislazione, sottolineando l’importanza di utilizzare l’IA in modo umanocentrico, trasparente e sicuro. La legge enfatizza anche l’innovazione, la cybersecurity e la protezione della privacy.
Regole trasversali e supervisione
La legge introduce regole che coprono vari settori, tra cui sanità, lavoro, pubblica amministrazione, giustizia, istruzione e sport, richiedendo tracciabilità e supervisione umana delle decisioni dell’IA.
Inoltre, l’accesso all’IA per i minori di 14 anni sarà limitato e richiederà il consenso dei genitori.
Protezione dei cittadini e responsabilità legale
Alessio Butti, sottosegretario alla trasformazione digitale, ha affermato che questa legge riporta l’innovazione nell’ambito dell’interesse pubblico, orientando l’IA verso la crescita, i diritti e la piena protezione dei cittadini.
Il governo ha designato l’Agency for Digital Italy e l’National Cybersecurity Agency come autorità nazionali per lo sviluppo dell’IA, mentre enti di controllo come la Banca d’Italia e il Consob manterranno i loro poteri.
Nuove disposizioni penali
La legge introduce nuove disposizioni penali per la diffusione illecita di contenuti generati dall’IA, come i deepfake, punibili con pene da uno a cinque anni di carcere se causano danno. L’uso illegale dell’IA comporterà pene più severe per reati come furto d’identità e frode.
Diritti d’autore e utilizzo dell’IA
I lavori creati con l’assistenza dell’IA sono protetti se derivano da uno sforzo intellettuale, mentre il data mining assistito dall’IA è consentito solo per contenuti non protetti da copyright o per ricerche scientifiche effettuate da istituzioni autorizzate.
Investimenti e assistenza sanitaria
La legge autorizza fino a 1 miliardo di euro (1,18 miliardi di dollari) da un fondo di venture capital sostenuto dallo stato per investimenti azionari in piccole e medie imprese e grandi aziende attive in settori come l’IA, la cybersecurity e le telecomunicazioni.
Tuttavia, i critici sostengono che le risorse disponibili siano esigue rispetto alle iniziative internazionali.
Nel settore della sanità, l’IA può assistere nella diagnosi e nella cura, sempre con i medici che mantengono la decisione finale e i pazienti il diritto di essere informati.
Regole per i luoghi di lavoro
Per i luoghi di lavoro, la legge richiede che i datori di lavoro informino i lavoratori quando viene impiegata l’IA.