Il bisogno urgente di una governance globale dell’IA
Il Commissioner per i Diritti Umani della Nuova Zelanda ha recentemente sottolineato l’importanza di stabilire un quadro globale per affrontare le profonde implicazioni sui diritti umani legate all’ intelligenza artificiale (IA). Questa affermazione è stata fatta durante la sua partecipazione a una conferenza internazionale dedicata all’IA e ai Diritti Umani tenutasi a Doha.
Un’opportunità per il dialogo
Durante l’evento, è stato evidenziato che l’IA sta già influenzando le nostre vite in molteplici modi, ma non esiste ancora un framework completo per navigare tra le sfide e le opportunità che essa presenta. Il Commissioner ha affermato: “Questa conferenza è significativa perché riunisce persone per discutere una delle sfide più grandi del nostro tempo: l’intelligenza artificiale e la disruptive technology.”
Il ruolo del Qatar
Il Commissioner ha elogiato il Comitato Nazionale per i Diritti Umani del Qatar per la sua leadership nell’organizzazione di questo importante evento. Ha dichiarato che l’iniziativa rappresenta un contributo importante verso lo sforzo globale di salvaguardare i diritti umani nell’era dell’IA.
Rischi e benefici dell’IA
Durante una sessione della conferenza, è stato discusso il potenziale positivo dell’IA in settori come la sanità e l’ istruzione, ma anche i seri rischi che essa comporta, in particolare per la privacy personale e altri diritti fondamentali. “Le organizzazioni per i diritti umani devono affrontare sempre di più queste questioni emergenti”, ha spiegato. Questo ha portato a un inizio produttivo e perspicace della conferenza.
Conclusione
Il ruolo internazionale del Qatar nel promuovere i diritti umani è stato ulteriormente riconosciuto, con il Commissioner che ha affermato: “È stato il Qatar NHRC a riunirci tutti per impegnarci in questo dialogo tempestivo e importante.” La conferenza ha rappresentato un passo significativo nella direzione della creazione di un quadro globale per affrontare le sfide presentate dall’IA.