Il rifiuto della Commissione Europea di fermare l’AI Act
La Commissione Europea ha dichiarato che non prevede di attuare una cosiddetta “stop the clock”, ovvero una pausa, nella fase di implementazione dell’AI Act. Questo è stato confermato da un funzionario della Commissione durante un incontro con i legislatori dell’UE, nonostante le crescenti richieste in tal senso.
Chiarimenti dalla Commissione
Yvo Volman, direttore per i dati della Commissione, ha affermato che “non ci sarà un moratorio generale sull’AI Act. Questo non è in discussione. Ci stiamo concentrando su come rendere le regole efficaci nella pratica”, durante un’audizione presso il Comitato per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento Europeo.
Richieste di pausa
Recentemente, il Primo Ministro italiano Mario Draghi ha suggerito che la Commissione dovrebbe considerare una pausa dell’AI Act a causa dei rischi sconosciuti. Le sue osservazioni si aggiungono a quelle di diverse imprese che hanno richiesto un “fermo di due anni” per consentire un’implementazione ragionevole da parte delle aziende e una maggiore semplificazione delle nuove regole.
Dettagli sull’AI Act
L’AI Act, che regola gli strumenti di intelligenza artificiale in base ai rischi che pongono per la società, è entrato in vigore nel 2024 e sarà applicato gradualmente. La Commissione ha anche annunciato un pacchetto di semplificazione digitale, previsto per dicembre, che non comporterà una revisione completa dell’AI Act.
Pressioni esterne e risposta della Commissione
Dal gennaio scorso, sotto l’amministrazione dell’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ci sono state pressioni costanti sull’UE affinché ammorbidisse il proprio approccio nei confronti delle grandi aziende tecnologiche. Trump ha minacciato di imporre dazi sui paesi le cui normative tecnologiche colpiscono le aziende americane.
Volman ha sottolineato che il pacchetto omnibus dovrà “aiutare le aziende dell’UE, vogliamo che prosperino nel mondo”. La priorità principale è garantire un’implementazione ottimale delle regole e assistere l’industria nella loro comprensione.
Consultazione pubblica e sviluppi futuri
La Commissione ha aperto la scorsa settimana una consultazione pubblica sul pacchetto di semplificazione, il cui periodo di feedback si chiuderà a metà ottobre. Volman ha anche menzionato che la Commissione pubblicherà un rapporto sul Digital Services Act (DSA) e sul collegamento con altre normative digitali, previsto per dicembre.