Allerta dei negoziatori dell’AI Act sulla trascuratezza dei diritti fondamentali
Negli ultimi sviluppi riguardanti l’AI Act, i principali negoziatori e membri del Parlamento Europeo (MEPs) hanno espresso preoccupazioni significative riguardo alla negligenza dei diritti fondamentali in un documento chiave di attuazione. Questa lettera, firmata da quasi tutti i principali MEPs coinvolti nella stesura dell’AI Act e dal ministro spagnolo che ha guidato i negoziati, è stata inviata alla Commissione Europea.
Il contesto dell’AI Act
L’AI Act rappresenta un tentativo ambizioso di regolare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’Unione Europea, cercando di bilanciare l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti dei cittadini. Tuttavia, i firmatari della lettera avvertono che le misure proposte potrebbero non garantire adeguatamente la protezione dei diritti fondamentali.
Preoccupazioni espresse
I negoziatori hanno sollevato diverse questioni relative ai possibili impatti negativi delle tecnologie di intelligenza artificiale non regolamentate, enfatizzando l’importanza di un approccio che metta al primo posto i diritti umani. Sono stati citati esempi pratici di come l’uso irresponsabile dell’AI possa portare a discriminazione e violazioni della privacy.
Prossimi passi
Per affrontare queste preoccupazioni, è fondamentale che la Commissione riveda il documento di attuazione e prenda in considerazione le raccomandazioni dei negoziatori. È previsto un follow-up per continuare a discutere il feedback degli utenti e le implicazioni delle normative proposte.
In conclusione, la situazione attuale dell’AI Act richiede un attento esame e una vigilanza continua per garantire che l’innovazione tecnologica non avvenga a spese dei diritti fondamentali degli individui.