Burying the Brussels Effect? L’Atto sull’IA Ispira Pochi Emuli
L’Atto sull’IA creato dall’Europa è stato presentato come un esempio del tanto decantato Brussels Effect, dove l’approccio normativo rigoroso del blocco si diffonde in tutto il mondo. Paesi come il Canada e il Brasile stanno cercando di redigere framework simili, ma finora, l’Atto sull’IA non ha ispirato molti altri.
La Complessità dell’Atto sull’IA
La legislazione è complessa e confusa. Gli studiosi sostengono che l’Atto unisce audit di sicurezza dei prodotti, test sui diritti fondamentali e codici volontari in un’unica norma, creando quello che viene definito un “effetto patchwork”. Anche gli avvocati dell’UE faticano a interpretare le regole, rendendo difficile per i regolatori di altre giurisdizioni trovare un testo di facile utilizzo.
Reazioni Globali all’Atto sull’IA
Finora, solo il Canada e il Brasile si sono avvicinati al modello europeo. In Canada, i legislatori stanno lavorando su un Artificial Intelligence and Data Act, ma il suo finale rimane incerto a causa di anni di discussione parlamentare. Il Brasile ha proposto una legge che classifica i sistemi di IA in base al rischio, ma anche qui ci sono state resistenze da parte dell’industria.
Nel frattempo, altri paesi come il Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Singapore stanno seguendo percorsi meno restrittivi, preferendo approcci più leggeri rispetto alla regolamentazione dell’IA.
Le Questioni di Compliance e Investimento
La legislazione europea impone costi di conformità pesanti, costringendo le startup a pagare auditor e generare una grande quantità di documentazione tecnica prima di poter lanciare anche una sola riga di codice. Questo approccio potrebbe allontanare investimenti e talenti verso mercati più permissivi.
Possibili Sviluppi Futuri
Nonostante la situazione attuale, l’Atto sull’IA potrebbe guadagnare slancio in futuro. Con l’entrata in vigore ufficiale nel giugno 2024, ulteriori dettagli devono ancora essere definiti. Se si verificheranno scandali legati alla tecnologia dell’IA, i governi potrebbero guardare al modello europeo come punto di riferimento.
In conclusione, sebbene l’Atto sull’IA rappresenti un passo ambizioso verso la regolamentazione della tecnologia, la sua influenza globale rimane limitata. La mancanza di adesione da parte di altre economie maggiori suggerisce che potrebbe rimanere una misura esclusivamente europea, ambiziosa sulla carta ma limitata nella sua applicazione globale.