Leggi sull’IA: A cosa assomiglieranno?
La legge è uno dei veicoli più fondamentali delle nostre società – ed è qualcosa di complicato, qualcosa di complesso. Si basa su semantiche, sugli effetti delle parole e sulla retorica. È anche ciò che ci fornisce i confini e i guardrail necessari per procedere sia negli affari che nella vita personale.
Negli affari, questo sta assumendo una nuova forma quando si tratta di intelligenza artificiale. Dobbiamo riflettere su come applicare l’IA ai sistemi legali. Ci sono stati rapporti iniziali sull’uso sconsiderato dei risultati dei modelli linguisticamente ampi, producendo argomenti e documenti, inclusi hallucinations, non controllati da una supervisione umana.
Considerazioni sull’IA e la Legge
Un recente panel all’evento IIA a Davos ha approfondito questo tema. Gabriele Mazzini, che ha contribuito con l’AI Act europeo, ha sottolineato che l’intenzione della legge era quella di potenziare l’innovazione e l’adozione, rendendo questi processi più sicuri.
Pablo Arredondo, titolare di una società di tecnologia legale chiamata Casetext, ha parlato della necessità di fornire strumenti che mostrino la supervisione, ad esempio, attraverso fonti trasparenti. Ha dichiarato: “Ci siamo resi conto che dovevamo pensare a come progettare il prodotto per … minimizzare le possibilità di danno.”
Julia Apostle di Orrick ha fatto notare che non sente le persone cercare di evitare la regolamentazione, ma invece abbracciare l’idea di chiarire le regole per l’uso dell’IA.
Le Sfide della Regolamentazione
Apostle ha parlato delle sfide che le aziende più piccole affrontano a causa della volumetria della legislazione parallela. Non si tratta solo dell’AI Act, ma anche della Digital Services Act e della Cyberresilience Act, che creano più sfide rispetto a un singolo pezzo di legislazione.
La legislazione europea ha un impatto anche sulle aziende statunitensi e su quelle al di fuori della zona euro. “L’UE dice fondamentalmente che regoliamo il prodotto che entra nel nostro mercato. Pertanto, se sei un’azienda americana e vuoi vendere un prodotto nell’UE, devi conformarti,” ha affermato Mazzini.
Strumenti di Conformità e Collaborazione
Apostle ha menzionato la necessità di strumenti di conformità e la sfida di identificare i rischi associati ai prodotti. “È una cosa dire: ecco le tue categorie di rischio, ma poi devi trovare come si manifestano nel prodotto,” ha sottolineato.
In risposta a domande sulla collaborazione, Apostle ha suggerito che gli studi legali dovrebbero essere in grado di creare queste partnership, enfatizzando l’importanza di evolversi per servire meglio i clienti.
Il Futuro dell’IA e della Regolazione
In chiusura, Mazzini ha parlato dell’importanza di abilitare l’innovazione in Europa, con l’applicazione coerente della pluralità delle leggi dell’UE. “È tutto nell’implementazione,” ha aggiunto Apostle, sottolineando che sarà interessante osservare come si svilupperà questa area.
Arredondo ha concluso suggerendo che, in definitiva, i regolatori e le aziende possono trovarsi dalla stessa parte dell’innovazione, evidenziando il potenziale positivo dell’IA.