Allerta per l’AI: i gruppi di consumatori avvertono dei rischi di ritardi

Avvertimento da parte di gruppi di consumatori sulla regolamentazione dell’IA

Oltre 50 organizzazioni, inclusi Access Now e il Centro per la Democrazia e la Tecnologia Europa (CDT), hanno lanciato un allerta riguardo ai potenziali ritardi e al ripensamento delle normative relative all’IA. In una lettera indirizzata alla Commissaria Tecnologica dell’UE Henna Virkkunen, questi gruppi hanno espresso preoccupazione per la pressione crescente riguardo a un possibile meccanismo di “ferma dell’orologio” che potrebbe sospendere l’attuazione delle normative sull’IA.

Preoccupazioni sulla Deregolamentazione

La lettera sottolinea che l’agenda di semplificazione dell’UE non dovrebbe essere utilizzata per promuovere la deregulation, specialmente in assenza di prove credibili che giustifichino tale necessità. Le normative europee si basano su valori e principi fondamentali, e gli sforzi per semplificare dovrebbero costruire su protezioni legali durevoli, non smantellarle.

Richieste da parte dei CEO

Questa iniziativa arriva dopo che i CEO di oltre 40 aziende europee, tra cui ASML e Philips, hanno richiesto alla Commissione di attuare una pausa di due anni sull’IA Act prima che le nuove obbligazioni entrino in vigore ad agosto. Hanno affermato che il ritardo sarebbe utile per una implementazione ragionevole da parte delle aziende, nonché per una semplificazione delle nuove regole.

Il Periodo di Grazia e l’Implementazione

Il AI Act, che regola i sistemi di intelligenza artificiale in base ai rischi che pongono per la società, è entrato in vigore nell’agosto 2024, ma avrà piena applicazione solo nel 2027. Le aziende hanno chiesto una pausa riguardo agli obblighi sui sistemi di IA ad alto rischio, che entreranno in vigore nell’agosto 2026, e per i modelli di IA a uso generale, previsti per l’agosto 2025.

Nel frattempo, il Codice di Pratica per i modelli di IA a uso generale, un insieme di regole volontarie che dovrebbe aiutare i fornitori a conformarsi all’AI Act, deve ancora essere prodotto. La bozza, redatta da esperti nominati dalla Commissione, è ora prevista per luglio.

Preoccupazioni sulle Tempistiche

Le aziende sostengono di non avere tempo sufficiente per conformarsi prima che le regole scattino ad agosto, e hanno richiesto un periodo di grazia. Thomas Regnier, portavoce della Commissione per il digitale, ha dichiarato che si sta discutendo il momento di implementazione del Codice di Pratica, con la fine del 2025 come possibile scadenza, ben prima delle scadenze di enforcement dell’AI Act.

Critiche e Preoccupazioni Legali

Il processo di redazione del Codice di Pratica è stato criticato fin dall’inizio, da quando esperti nominati dalla Commissione hanno iniziato a lavorare sulle regole nel settembre 2024. I giganti tecnologici, così come editori e titolari di diritti, temono che le normative violino le leggi sul copyright dell’UE e limitino l’innovazione.

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