Intelligenza Artificiale nel Servizio Clienti: Cosa Significa la Legge Europea sull’IA per i Team di Assistenza Clienti?
La Legge sull’IA dell’UE rappresenta il primo quadro giuridico mai creato dall’Unione Europea per regolamentare l’intelligenza artificiale. Adottata nel 2024, introduce un approccio basato sul rischio, classificando i sistemi di IA in quattro categorie: rischio minimo, rischio limitato, alto rischio e rischio vietato. L’obiettivo principale è proteggere i diritti fondamentali, garantire la trasparenza e promuovere l’innovazione sicura, prevenendo usi dannosi o manipolativi dell’IA. Stabilendo queste regole, l’UE mira a diventare un punto di riferimento globale per un’IA affidabile.
Alcune disposizioni sono già entrate in vigore, inclusi i requisiti generali sulla alfabetizzazione dell’IA e il divieto di pratiche considerate implicanti rischi inaccettabili. Tuttavia, la legge sarà pienamente applicabile a partire dal 2 agosto 2026, diventando così la prima legge completa al mondo a regolamentare l’intelligenza artificiale.
Supporto dell’IA, Ma Non Decisionale
In futuro, i sistemi di IA potrebbero supportare il servizio clienti, ma potrebbero agire in modo indipendente solo quando le decisioni non hanno conseguenze significative per gli interessati. In tutti gli altri casi, deve essere coinvolta un’istanza di controllo umano. Questo è particolarmente vero per questioni complesse o sensibili. L’approccio del “human-in-the-loop” diventa obbligatorio. I clienti devono sempre avere la possibilità di essere trasferiti da un’interazione assistita da IA a un rappresentante umano del servizio.
Se i sistemi di IA agiscono senza controllo umano o se gli utenti non sono chiaramente informati sul loro utilizzo, possono seguire conseguenze drastiche. Le violazioni possono essere punite con multe fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato annuale globale, a seconda della gravità della violazione e delle dimensioni dell’azienda.
La Trasparenza È Obbligatoria
Le aziende devono comunicare in modo chiaro e inequivocabile se un cliente sta interagendo con un sistema di IA o con un umano. Queste informazioni non devono essere nascoste e devono essere comunicate attivamente, ad esempio tramite messaggi testuali o vocali.
In particolare nei casi di reclami, dati sensibili o richieste importanti, le opzioni di escalation umana sono richieste per legge. Questo garantisce che in situazioni critiche, nessuna decisione automatizzata venga presa senza supervisione umana.
Quando una questione può potenzialmente influenzare i diritti dei clienti o è sensibile (ad esempio reclami, modifiche ai dati o domande), deve esistere un’opzione di escalation umana. Fondamentalmente, questo significa che il servizio clienti completamente basato su IA senza l’opzione di escalation a un dipendente umano non è più permesso nella maggior parte dei casi. I clienti devono avere la possibilità di parlare con un umano se lo desiderano.
Classificazione in Base ai Livelli di Rischio
La Legge sull’IA dell’UE distingue quattro livelli di rischio: rischio minimo, rischio limitato, alto rischio e rischio vietato. La maggior parte dei sistemi di IA utilizzati nel servizio clienti, come i chatbot che rispondono a domande semplici o prendono ordini, rientrano nella categoria di “rischio limitato”. Tuttavia, la classificazione effettiva dipende sempre da una valutazione caso per caso basata sul tipo di utilizzo e sull’impatto sui diritti degli utenti. Questi sistemi sono soggetti a obblighi di trasparenza. Gli utenti devono essere informati chiaramente che stanno interagendo con un’IA.
I sistemi di IA ad alto rischio, come quelli in ambito bancario o nei prestiti, nelle procedure di richiesta che influenzano significativamente l’accesso all’occupazione (ad es. reclutamento) o nelle applicazioni sanitarie sensibili, sono soggetti a requisiti molto più severi. Questi includono analisi dei rischi complete, documentazione tecnica e supervisione umana permanente. I sistemi di IA con rischio vietato, come quelli che manipolano o discriminano le persone, sono completamente vietati. Questa regolamentazione differenziata mira a garantire un uso dell’IA sicuro, trasparente e responsabile nel servizio clienti senza ostacolare l’innovazione.
IA e Protezione dei Dati Vanno di Pari Passo
Oltre alle disposizioni della Legge sull’IA dell’UE, continuano ad applicarsi i regolamenti del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Specialmente dove l’IA elabora dati personali o sensibili, devono essere considerate entrambe le normative. Questo significa che le aziende devono adottare misure sia tecniche che organizzative.
Tutti i processi devono essere documentati, auditabili e pienamente conformi al GDPR. I fornitori di strumenti di IA in uso devono essere verificati per garantire la piena conformità ai requisiti europei del GDPR. Questo è particolarmente critico se il fornitore non è basato in Europa (ad esempio aziende statunitensi come OpenAI). Possono sorgere problemi: finché gli strumenti di IA vengono utilizzati solo come “piccoli aiutanti” e non vengono elaborati dati sensibili o personali, il rischio è solitamente gestibile. Se tali servizi sono integrati più strettamente nei processi aziendali core, come l’intero servizio clienti, il rischio aumenta significativamente.
Se non viene raggiunta la piena conformità al GDPR, possono essere imposte sanzioni elevate in caso di violazione. In caso di audit sulla protezione dei dati, l’area aziendale pertinente, come l’intero servizio clienti, potrebbe essere vietata dalle autorità a breve termine. Le conseguenze per l’azienda possono essere gravi.
Pertanto, deve essere richiesta una chiara prova di conformità al GDPR dai fornitori esterni (soprattutto quelli al di fuori dell’UE). Questo include un accordo chiaro sul trattamento dei dati (DPA), informazioni su dove e come vengono elaborati e archiviati i dati e, se necessario, l’archiviazione dei dati esclusivamente all’interno dell’Europa.
La Formazione dei Dipendenti Diventa Obbligatoria
I dipendenti giocano un ruolo centrale. Le aziende sono obbligate a formare i propri team nella gestione dei sistemi di IA. I dipendenti del servizio clienti devono capire come funzionano gli strumenti, riconoscere i rischi e sapere quando intervenire. Alcune aziende hanno già iniziato a integrare questo contenuto nei loro processi di onboarding – non solo per motivi legali, ma anche per garantire la qualità del servizio.
In sintesi, la Legge sull’IA dell’UE non ostacola l’uso dell’intelligenza artificiale, ma stabilisce regole chiare su come l’IA dovrebbe essere utilizzata in modo responsabile e trasparente. Le aziende devono ora preparare o adattare i loro sistemi, processi e team entro e non oltre il 2 agosto 2026.
Per le aziende che utilizzano l’IA in modo responsabile, la Legge sull’IA dell’UE può diventare un chiaro vantaggio competitivo. Essa costruisce fiducia nei clienti e aiuta a evitare sanzioni elevate e danni reputazionali.