I CEO europei chiedono una pausa sull’AI Act

Le preoccupazioni dei CEO europei sull’AI Act

Il 4 luglio 2025, un gruppo di CEO di importanti aziende europee ha espresso la propria preoccupazione riguardo all’AI Act, una proposta di regolamentazione dell’Unione Europea sullo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale. Questi leader aziendali hanno chiesto alla Commissione Europea di rallentare il processo legislativo, sottolineando l’importanza di un approccio più ponderato e riflessivo.

Le ragioni del rallentamento

I CEO hanno evidenziato che l’AI Act, se implementato senza le dovute considerazioni, potrebbe avere ripercussioni negative sulle innovazioni tecnologiche e sulla competitività dell’Europa nel settore dell’IA. Hanno suggerito che un’accelerazione eccessiva potrebbe portare a regolamenti che non tengono conto delle reali esigenze del mercato e delle aziende.

La necessità di un dialogo

Inoltre, i leader hanno sollecitato un dialogo più aperto tra i legislatori e le aziende tecnologiche. Questo dialogo potrebbe garantire che le normative siano equilibrate e che promuovano un ambiente favorevole all’innovazione, senza compromettere la sicurezza e la protezione dei consumatori.

Implicazioni future

Se le preoccupazioni sollevate dai CEO vengono ascoltate, ci potrebbero essere significative modifiche al testo dell’AI Act. Le aziende sperano che i legislatori possano trovare un equilibrio tra la regolamentazione necessaria per garantire la sicurezza e la promozione dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale.

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