L’Inghilterra ha bisogno di una legge sull’intelligenza artificiale?

Il Regno Unito ha bisogno di un’AI Act?

Il Regno Unito si trova a un bivio con l’AI. Le scommesse sono elevate, soprattutto considerando che i nostri alleati più stretti sembrano seguire percorsi divergenti.

Lo scorso anno, l’UE ha approvato la propria AI Act, cercando un consenso controllato su come regolamentare le nuove tecnologie. Gli Stati Uniti, invece, stanno perseguendo un approccio più leggero all’AI, forse riflettendo le potenziali ricompense finanziarie che le loro grandi aziende tecnologiche potrebbero perdere se soffocate dalla regolamentazione. Il Primo Ministro e il Segretario alla Scienza sembrano riflettere la strategia degli Stati Uniti.

Una legge sull’AI per il Regno Unito

La legge sull’AI segnerebbe un chiaro segnale che il Regno Unito è serio nel far funzionare la tecnologia per le persone, investendo nei settori che contano per il paese e sfruttando il potere dell’AI per il bene comune. Una legge sull’AI creerebbe oversight dove c’è ambiguità, insistendo su trasparenza e responsabilità.

Molti hanno chiesto al governo di anticipare una legge sull’AI per gettare le basi di una leadership nel settore. Tuttavia, senza un’AI Act, il buon lavoro già svolto nel Regno Unito non potrà generare benefici per tutti.

Le preoccupazioni per il futuro

Sotto i governi conservatori, il Regno Unito ha adottato un approccio “proporzionato” e “proinnovazione” delineato nel White Paper sull’AI. Tuttavia, questo approccio non è sufficiente per gestire le transizioni sociali, culturali ed economiche che ci attendono.

Le preoccupazioni riguardano l’impatto sui lavori entry-level, sull’integrità delle informazioni e sull’ambiente. La mancanza di azione creerà confusione per le aziende e incertezze sui diritti e le protezioni per lavoratori, consumatori e cittadini.

Regolamentare l’uso dell’AI

Una legge sull’AI dovrebbe andare oltre le protezioni dei dati per stabilire requisiti di trasparenza e responsabilità, delineare salvaguardie per la proprietà intellettuale e stabilire regole più chiare per il processo decisionale automatizzato. Queste sono responsabilità che le aziende tecnologiche stanno evitando, mentre il governo deve garantire che i benefici dell’AI siano distribuiti equamente.

La transizione verso l’AI richiederà un grande salto per i lavoratori e per la società. È essenziale che il governo intervenga dove il mercato non può o non vuole, livellando il campo di gioco e investendo in istruzione e competenze.

Chiarezza e fiducia del pubblico

Il Regno Unito ha bisogno di chiarezza su ciò che l’AI può e non può fare, e ciò non può venire da linee guida frammentate. Secondo un recente sondaggio nazionale, l’88% delle persone crede sia importante che il governo o i regolatori abbiano il potere di fermare l’uso di un prodotto AI dannoso.

Il governo ha annunciato un’AI bill, ma la sua ambizione dichiarata è estremamente ristretta. La vera prova di una legge sarà se risponderà credibilmente all’elenco crescente di danni quotidiani che vediamo oggi, come pregiudizio, disinformazione e frodi.

Conclusione

La regolamentazione dell’AI è necessaria, ma deve essere fatta con cautela e attenzione. Il Regno Unito ha l’opportunità di creare un esempio globale distintivo: pro-innovazione, specifico per settore e radicato in casi d’uso reali. È tempo di rimanere concentrati e continuare a forgiare quel cammino.

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