Controversie sul nuovo codice AI dell’UE

Il progetto di codice dell’UE sull’IA affronta il rifiuto dell’industria

Il progetto di codice è stato creato per assistere le aziende di IA nell’allineamento con l’ AI Act dell’UE, focalizzandosi su trasparenza, diritti d’autore, valutazione dei rischi e mitigazione.

Preoccupazioni dell’industria tecnologica

L’industria tecnologica esprime preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto del Codice di Pratica sull’Intelligenza Artificiale Generale (GPAI), che mira ad aiutare i fornitori di IA a conformarsi all’ AI Act dell’UE.

Le regole proposte, che riguardano la trasparenza, i diritti d’autore, la valutazione dei rischi e la mitigazione, hanno suscitato un dibattito significativo, soprattutto tra i titolari di diritti d’autore e gli editori.

Critiche e problematiche

I rappresentanti dell’industria sostengono che il progetto presenta ancora seriosi problemi, in particolare riguardo agli obblighi di diritti d’autore e alle valutazioni dei rischi esterne, che potrebbero ostacolare l’innovazione.

I gruppi di lobby tecnologici, come la CCIA e DOT Europe, hanno espresso insoddisfazione per l’ultima bozza, evidenziando che continua a imporre requisiti gravosi oltre il campo di applicazione dell’originale AI Act.

Particolarmente controversi rimangono i requisiti di valutazione dei rischi di terze parti sia prima che dopo il lancio. Nonostante alcuni miglioramenti nella nuova versione, queste disposizioni sono viste come non necessarie e potenzialmente dannose per l’industria.

Diritti d’autore e rischi fondamentali

Le preoccupazioni sui diritti d’autore rimangono centrali, con organizzazioni come News Media Europe che avvertono che il progetto continua a non rispettare la legge sul copyright. Sostengono che le aziende di IA non dovrebbero essere semplicemente tenute a fare “il massimo sforzo” per non utilizzare contenuti senza una autorizzazione adeguata.

Inoltre, il progetto è criticato per non affrontare completamente i rischi dei diritti fondamentali, che, secondo gli esperti, dovrebbero essere una preoccupazione primaria per i fornitori di modelli di IA.

Prossimi passi

Il progetto è aperto ai feedback fino al 30 marzo, con la versione finale prevista per essere rilasciata a maggio. Tuttavia, la capacità della Commissione Europea di formalizzare il Codice nell’ambito dell’ AI Act, che entrerà in vigore nel 2027, rimane incerta.

Nel frattempo, la questione dei diritti d’autore e dell’IA è anche oggetto di attenta analisi da parte del Parlamento Europeo.

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